Trascorriamo il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi. Eppure, raramente ci fermiamo a chiederci che aria stiamo respirando. “L’Aria che Respiriamo” racconta il percorso di riposizionamento di Radoff, azienda impegnata nella qualità dell’aria indoor, attraverso un approccio di design centrato sul benessere, la consapevolezza e l’esperienza.
In questo intervento, Valeria Sciacca e Mauro Curcuruto di Subsense condividono la progettazione di un ecosistema fatto di dispositivi intelligenti, app e storytelling, che ha permesso a un tema tecnico e invisibile – il monitoraggio del radon e degli inquinanti – di diventare un’esperienza quotidiana, sensibile e significativa per le persone.
Un caso di studio che mostra come il design possa trasformare dati complessi in strumenti di cultura, generando valore per utenti e brand.
Guida il team di design e definisce le strategie progettuali per clienti B2B e B2C, tra cui Chiesi Group, Crédit Agricole e Maui Jim. Esperta in prototipazione e design di sistemi complessi, lavora con attenzione costante ai bisogni reali delle persone. Prima di Subsense ha collaborato con agenzie e startup, portando creatività e metodo in team multidisciplinari. Interviene spesso come speaker su temi di innovazione e inclusività.
Con oltre 20 anni di esperienza nel design e una formazione umanistica, ha fondato due imprese creative e curato progetti per Barilla, ENGIE, Fondazione Pubblicità Progresso e molti altri. Speaker TEDx e mentor in eventi glocal (WIAD, IA Day, Talent Garden), unisce architettura dell’informazione, UX e innovazione con un forte approccio human-centered.
Curiosità su Subsense
La collaborazione tra Subsense e Radoff ha ridefinito il modo di comunicare la qualità dell’aria: non più un numero da leggere su un display, ma una dimensione abitativa da progettare. Il progetto ha coinvolto ricerca etnografica, mappature di flussi e prototipazione rapida, traducendo una sfida tecnica in una narrativa centrata sulla cura e l’empatia. Nel nuovo sistema, ogni interazione – dall’app al dispositivo fisico – diventa un’occasione per educare e abilitare l’utente, in modo semplice e accessibile.
Un contesto tra design, salute e tecnologia.
Perché la qualità dell’aria indoor è un tema urgente.
Tecnologia, storytelling e co-design in un’unica esperienza.
Cosa abbiamo imparato e dove ci porterà il progetto.
Spunti, domande, prossime sfide.